Chi sono

Affascinata dalla natura in tutte le sue forme, fin da bambina ho iniziato ad osservare le piante, i fiori e  la vita nei piccoli laghetti  vicino alla casa dei nonni attratta dal tripudio di forme e di colori della flora spontanea, terrestre, semplice e tradizionale osservabili nei prati, nei boschi, sui pendii delle montagne ma anche dalla flora presente nei corpi idrici la cui attenta osservazione  costituiva un'autentica avventura naturalistica facendomi addentrare in un mondo altrettanto ricco e vario. Oggi la flora spontanea dei campi incolti, delle colline che circondano le città, delle aree umide e paludose della pianura o dei marciapiedi esercita su di me lo stesso fascino. Il desiderio di un contatto più continuo con la natura mi ha poi portato a circondarmi di piante e fiori di un piccolo giardino per poter immergermi nella natura ogni qualvolta lo desideri.

La scoperta che le piante occupano tutti gli ambienti della terra, dal mare alle acque interne, il ruolo dell'idrosfera nel lontano passato geologico, l'interesse per idrofite, mesofite e xerofite (secondo la classificazione proposta dal botanico danese Warning nel 1895), sono stati poi solo alcuni degli elementi che mi hanno spinto successivamente ad avvicinarmi al mondo sommerso. La prima realizzazione di un acquario risale agli anni universitari e i miei studi  hanno certamente condizionato le scelte nell'allestimento della prima vasca, nel voler ricreare qualcosa che fosse una finestra affacciata su un "vero" angolo di natura in cui le piante rappresentassero l'elemento principale. La scelta delle piante, proprio per soddisfare questo desiderio,  si basò non  soltanto su aspetti esterni di carattere morfologico quali la forma delle foglie ed  il loro colore; ma anche e, soprattutto, sullabase del ruolo ecologico che svolgono all'interno delle vasche che mi accingevo a realizzare.  



Il  mio desiderio di documentarmi mi spinse a ricercare nella letteratura specializzata libri e riviste che potessero non solo soddisfare ogni mia curiosità, ma soprattutto che mi permettessero di inquadrare in modo chiaro le piante d'acquario offrendomi le specifiche conoscenze per avvicinarmi con successo a questo meraviglioso hobby. Conservo ancora oggi con doveroso rispetto la prima edizione italiana ormai introvabile di "Piante d'acquario" di Colin D. Roe arricchita con 16 illustrazioni a colori.



Questa mia passione per il mondo sommerso mi ha portata a realizzare innumerevoli acquari, spesso tematici, in cui, però, le piante potessero rappresentare sempre  l'elemento principale. Gli studi biologici  hanno senz'altro contribuito ad interessarmi non solo alla parte visibile di ogni acquario quali piante e pesci, ma anche a quei fattori che potremmo chiamare invisibili ma altrettanto indispensabili per assicurare a pesci, piante, gamberetti ed altro un ambiente il più adatto
possibile. La cura dei parametri chimico-fisici dell'acqua ha rappresentato sempre un aspetto importante nella gestione di ogni mio acquario, occupando talvolta solo una parte limitata del tempo dedicatovi mentre in altri casi il prevalere del desiderio di documentazione o di sperimentazione  li ha portati ad essere il fulcro intorno a cui tutto ruotava.


 

Ancora oggi, dopo oltre  trent'anni,  le piante  rimangono comunque le  protagoniste dei miei acquari tropicali e temperati  d'acqua dolce insieme a quel "magico fiorire" di piccoli organismi.  Profondamente convinta dell'importanza  della divulgazione scientifica  ho partecipato attivamente a  numerose iniziative e incontri volti al coinvolgimento di quanti seguono per hobby, e non solo, questi argomenti.  Con un gruppo di appassionati ho anche partecipato alla fondazione del  GIMN ( gruppo italiano di microscopia naturalistica) il cui principale scopo è quello di adoperarsi nell'insegnamento del microscopio ottico in ambito naturalistico.
Questo mio interesse mi ha spinto ad acquistare alcuni microscopi dell'inizio del '900.

Ho scritto libri, tra cui Piante d'acquario Volume 1 e Piante d'acquario Volume 2.




GIMN

In un mondo in cui si manifesta sempre più la tendenza ad ignorare la scienza arrivando persino a considerarla inutile, parlare di microscopi e di microscopia può forse apparire davvero qualcosa di anacronistico.

Eppure ignorare la microscopia nelle sue molteplici applicazioni preclude la conoscenza di un intero universo, di un microcosmo di organismi (ma non solo) di dimensioni infinitesimali variegato e sorprendente. In questo microcosmo considerato da molti inesistente per il solo fatto di non essere visibile ad occhio nudo, si svolgono gli stessi ritmi fatti di nascita, riproduzione e morte che siamo abituati a cogliere intorno a noi ogni giorno. Su questo mondo di creature spesso fantastiche e dai cicli biologici a volte di grande complessità, si basa la vita sul nostro pianeta così come la conosciamo.

Questo nostro gruppo spontaneo è nato proprio per cercare di portare un po' di luce, per spalancare qualche porta su questo misconosciuto universo; un universo accessibile solo attraverso l'impiego di quel magico strumento che è un microscopio biologico.

Nostro intento è non solo quello di adoperarci per diffondere le basilari conoscenze sull'uso del microscopio ottico, ma anche e soprattutto di cercare di guidare gli appassionati alla scoperta di queste fantastiche "creature" inquadrandole nel loro ambiente naturale od artificiale che sia. Questo lo faremo principalmente attraverso il sito, un magazine riservato ai membri del gruppo, come anche attraverso l'organizzazione d'incontri e la partecipazione a manifestazioni.




Nota

Intento di questo sito è quello cercare di trasmettere la mia passione e la mia meraviglia di fronte allo spettacolo quotidiano che la natura offre. In queste pagine troverete anche diversi articoli, alcuni già oggetto di pubblicazione se pur aggiornati e moltissime fotografie sperando di riuscire a coinvolgervi in una avventura naturalistica che rappresenti solo il primo passo in un mondo di cui non potrete più fare a meno.



Claudia Scatola